C’è stato un contrattempo,
un imprevisto, una fatalità.
Mi devo bastare e allora m’invento
una mano,
una lieve parola che racchiuda
in sé una maniera,
una frase che accarezzi ogni
angolo del corpo.
Sì, stasera ha bussato un
inaspettato impedimento,
c’è silenzio, non ci sono né
lampioni e né sampietrini,
non ci sono occhi a
distendermi lungo gli argini.
Mi devo bastare, trovare un soffio
tra le ragnatele,
duplicare l’alito tra le mie
labbra, un sospiro e poi due
a disegnare tra le righe il
profilo di questo scoglio.
© f. sabbatini, 25 giugno 2015