mercoledì 3 aprile 2013

(io ho deciso semplicemente che i capelli mi scivolassero addosso)

Disegno Maurizio Barraco

- comandare i miei sì ed i miei no -
(io ho deciso semplicemente che i capelli mi scivolassero addosso)
fino a sentire i pensieri lungo il corpo
e istanti per procedere ed arretrare la dita
lungo i fianchi dell’incedere
(per ciascun passo sboccia una minaccia)
e una lacrima che approda nelle cecità.

ricordo che a mia madre fu insegnato il silenzio
e acconsentimenti e l’amore per quel “Dio”
che creò le nostre impronte solo per farci ripiegare le ali
e ci disegnò il peccato negli occhi, nel cuore e nei seni
- ci concesse il dovere di retrocedere e non il diritto di avanzare -
e qualcuna morì indugiando sulla vita - a sospirare una franchigia.

abbiamo camminato per la strade
con negl’occhi la consapevolezza di essere belle
(ci è voluto del coraggio e un po’ di paura)
io riuscì a fare l’amore con le libellule
– lei s’imbatté nell’orrore  –
ma non potrà accadere per sempre
che si debba morire per vivere (o per amare)
e che braccia larghe a non trattenere un rimpianto
possano franare a sbarrare parole, passi, vorrei e dita.

si corrisponde – è vero – per illogicità dell’odio
(seni che vanno oltre i figli fanno paura)
e ogni  guerra non ripaga le sue vittime
e ogni violenza resta stretta a segnare le notti e i giorni
ma se abbiamo occhi per guardare e mani per stringere
e il bianco per scriverci sopra
allora solo il vento potrà aver il diritto di farci cadere.


© federica sabbatini


Ogni liberazione è possibile se non si giustifica più l’odio, la violenza e l’ignoranza.

Disegno Maurizio Barraco

Secondo fonti dell’ONU una donna su tre, al mondo, è stata picchiata, forzata ad avere rapporti sessuali, o ha in qualche modo subito abusi almeno una volta nel corso della sua vita e questo accade in ogni parte del mondo.

Centotrentuno paesi del mondo, il mese scorso, hanno firmato la Carta ONU che condanna le violenze a danno di donne e bambine chiedendo per loro i diritti umani e di libertà fondamentali. Si tratta di un documento non vincolante e pertanto si può solo sperare che tutti i paesi che hanno sottoscritto riescano a tradurre l’accordo in atti concreti in quanto ogni donna ha il diritto assoluto di potersi assumere la responsabilità della propria vita.

È inaccettabile che, ancora oggi, una donna debba temere di esser tale. Finché ci sarà ignoranza, odio e giustificazione ad essi non si potrà mai davvero essere liberi. Troppe donne fino ad oggi sono state uccise o vittime di violenze dietro ad assurde scusanti come amore, onore e perfino Dio.

Disegno Maurizio Barraco
Spesso si sente parlare di violenza sulle donne al di fuori dei nostri confini di mondo occidentale ed è vero che in alcuni paesi la condizione della femminilità è ridotta a schiavitù, ma non possiamo pensare di aiutare o cercare di dare solidarietà se effettivamente, anche nella nostra realtà, si vive di compromessi e si muore “per amore”. Secondo dati che ho reperito in rete (fonte Telefono Rosa) nel 2012 in Italia sono state uccise novantotto donne (praticamente una ogni due giorni) e nella maggior parte dei casi si tratta di violenza domestica. In Africa si è stimato che nel 2013 saranno circa tre milioni le bambine che rischieranno l’infibulazione. In Cina, nelle campagne, due donne su tre sono vittime di violenze da parte del coniuge. In India avere una figlia femmina è diventato molto costoso - a causa della dote dovuta dalla famiglia al futuro marito - e si è calcolato che ogni anno vengono uccise circa 6.000 figlie femmine. In tantissimi paesi del terzo mondo le donne sono ridotte in schiavitù a scopo di sfruttamento sessuale o lavorativo e questo accade in particolar modo dove sono presenti conflitti e turismo occidentale.

Io penso che ogni liberazione è possibile se non si giustifica più l’odio, la violenza e l’ignoranza.

federica sabbatini, 03 aprile 2013


Ringrazio l'artista Maurizio Barraco per avermi concesso l'utilizzo dei suoi disegni e ringrazio anche la sua capacità di interpretare l'universalità della donna attraverso la sua arte.

Potete visitare il sito dell'artista cliccando QUI

9 commenti:

  1. lo tratti con delicatezza questo tema così terribile. Anche perché non si nasce donne o uomini per caso; e poi, una volta nati/e lo si deve diventare

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    1. È un tema che mi sta molto a cuore. Grazie Giuseppe.

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  2. Sei una meraviglia d'amore. Sono felice, perché inconsapevolmente, e con una sensibilità e un talento indiscutibili, stai seguendo una strada che io ho percorso. E so che la seguirai dritta e sicura, anche se io sonp/sarò ferma a prendere il fiato.
    Tvb*

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    1. Grazie tesoro... non vedo la tua firma, ma ho già capito chi ha scritto e ti aspetto per quest'estate ♥

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  3. non può giustificarsi la violenza, mai
    occorre dire, testimoniare, guardare avanti e proporre un percorso fatto di gesti, anche piccoli
    questa tua qui è un gesto bello, di condivisione cui mi unisco

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  4. stamattina sento urla di gioia (siamo in ospedale), mi sono incuriosito e l'infermiera alla mia domanda cosa fosse successo mi risponde...il papà ha urlato di gioia perchè sua moglie aspetta due gemelle femmine

    questo è un cambiamento
    questa è una condizione di equilibrio
    questa è la emozione di sapere che stanno cambiando i tempi

    come dice federica è un tema che le sta al cuore...e io sono sempre in prima linea su queste condizioni...ma non solo l'8 marzo bensi ogni giorno...e il 25 novembre e tutti i giorni normali.
    eppoi nulla cambierà se non c'e' equilibrio nelle cose.
    un saluto e grazie per la stima che hai in me.
    un abbraccio

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  5. solo il vento ci fà cadere, solo il tempo ci dà le risposte...perchè sembra che l'essere umano odia se stesso e non rispetta nessuno.

    frasi violente e drammatiche ma credo che non si può piu giustificare il male.

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