È molto piccolo un
punto.
Ho già indossato il
giubbetto,
uscire d’inverno
fredda la pelle.
Accorderei
volentieri questa sera
se solo avessi
studiato musica e
invece uso queste
mani
per imbrogliare un
senso.
Tu capiresti.
Non puoi disertare
quella carezza.
Il fianco esige una
preghiera,
un pellegrinaggio,
un voto.
Poggio il respiro nell’aria
gelida di febbraio,
è un respiro che
freme un inizio, un debutto,
un esordio in questa
frase, come se
mai nulla mi avesse
toccato, grido di me stessa,
rendo grazie, ai
brividi sulla pelle, mi basto.
Insostituibile per
me stessa,
serro le labbra a
imprigionare un sussulto.
© f.sabbatini