fai di me il tuo verbo
in questa assurda prima persona
senza privarmi del tempo infinito
prendi il mio anulare
e tocca a stento questa casa
fino a non promettermi nulla d’eterno,
ma solo una lunga notte e a seguire tante altre
e di fronte quell’isola che lusinga
la possibilità di un recarsi e dimenticare.
ma tardi a restituirmi
e forse non verrà mai domenica
così non potrò indossare il vestito nuovo
e il tuo calore pieno resterà solo un prestito.
Amarissima, e dolente, anche se un po' di speranza trapela...
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