venerdì 5 dicembre 2014

Poi sulla pelle di questo mare come un brivido.


Il maestrale a contrastare il fuoco.
Poche voci a ingannare lo spacco
delle onde sulla spiaggia deserta.
Qualche gabbiano qua e là a
scarabocchiare il cielo e sospiri impiccati
ad un silenzio che non vorrei sciogliere.

Poi sulla pelle di questo mare come un brivido.

Finiva la luce, ma era solo un illusione
da parte di un dire maldestro.
Il silenzio raccoglieva ogni passo urtando
il vociare profumato dei pini.
Io ti raccoglievo in disparte,
come fosse ancora primavera.

Poi m'accorsi da un tramonto
che le foglie delle viti dimenticate arrossirono
e trattenendo un verso
si mischiarono con il fuggire di un onda.

Isole tremiti, 02 novembre 2014

© federica sabbatini



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