giovedì 2 maggio 2013

echi tra parentesi (allargati e dilania questo “entro” in cui mi sto perdendo)

Dipinto Edward Hopper

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allargati e dilania questo “entro” in cui mi sto perdendo.
ci sono arie che non vuoi incarcerare – eppure respiri –
ti riposi mentre uccidi questo (mio) svolgere la pelle
cingendo il vagheggiare di echi tra parentesi
- parli di un passato che non sbaglia strada -
e di me sai (mi sono già smarrita nei rimbombi).

vorrei sedere con un bicchiere in mano
a degustare quel ritorno non atteso

ma ho imparato a non rientrare nelle pieghe
di quel vestito stropicciato con cui asciugai l’amore
(imbroglio con piacere una somma con una detrazione).
fermati a non strattonare questo braccio intento a scoprire.
aspetto che la pioggia riempia il calice del mio seno
affinché tu non possa asciugare il vino che ho addosso

© federica sabbatini, 02 maggio 2013

8 commenti:

  1. si, mi piace. semprecomplimenti Federica!!
    AnGre

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  2. però Federica, molto matura, molto brava a destreggiarti nelle ramificazioni del linguaggio... e molto dura, netta, direi definitiva... certi versi sono proprio preziosi, come gli ultimi due; i versi fra parentesi invece a volte sono un po' ridondanti, ma insomma, sai tu cosa hai in cuore. Bravissima!

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    1. Le parentesi fanno parte di questo momento, Giuseppe. Capisco che possano sembrare un po' ridondanti, ma per adesso non riesco a farne a meno ;)
      Un abbraccio

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  3. Molto bello e assolutamente triste questo chiedere lungo un'attesa che non vuole repliche ma sorprendenti realtà.
    Brava davvero Federica, un grande applauso.

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    1. Grazie Sebastiano, mi fa molto piacere che il mio scrivere ti dia qualcosa. Un abbraccio grande.

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  4. molto bella, tra la detrazione e la somma..

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