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Dipinto Edward Hopper |
ci
sono arie che non vuoi incarcerare – eppure respiri –
ti
riposi mentre uccidi questo (mio) svolgere la pelle
cingendo
il vagheggiare di echi tra parentesi
- parli
di un passato che non sbaglia strada -
e di
me sai (mi sono già smarrita nei rimbombi).
vorrei
sedere con un bicchiere in mano
a
degustare quel ritorno non atteso
ma
ho imparato a non rientrare nelle pieghe
di
quel vestito stropicciato con cui asciugai l’amore
(imbroglio
con piacere una somma con una detrazione).
fermati
a non strattonare questo braccio intento a scoprire.
aspetto
che la pioggia riempia il calice del mio seno
affinché
tu non possa asciugare il vino che ho addosso
©
federica sabbatini, 02 maggio 2013
si, mi piace. semprecomplimenti Federica!!
RispondiEliminaAnGre
Grazie Angela ^^ un abbraccio
Eliminaperò Federica, molto matura, molto brava a destreggiarti nelle ramificazioni del linguaggio... e molto dura, netta, direi definitiva... certi versi sono proprio preziosi, come gli ultimi due; i versi fra parentesi invece a volte sono un po' ridondanti, ma insomma, sai tu cosa hai in cuore. Bravissima!
RispondiEliminaLe parentesi fanno parte di questo momento, Giuseppe. Capisco che possano sembrare un po' ridondanti, ma per adesso non riesco a farne a meno ;)
EliminaUn abbraccio
Molto bello e assolutamente triste questo chiedere lungo un'attesa che non vuole repliche ma sorprendenti realtà.
RispondiEliminaBrava davvero Federica, un grande applauso.
Grazie Sebastiano, mi fa molto piacere che il mio scrivere ti dia qualcosa. Un abbraccio grande.
Eliminamolto bella, tra la detrazione e la somma..
RispondiEliminaGrazie Valter
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