Chissà che giorno era.
Forse era un mercoledì di
maggio oppure una di quelle mattine in cui
non ti riesci a guardare allo
specchio con gli abiti scelti la sera.
Magari, era solo un lunedì
mattina in cui la pioggia aveva smesso di nascondere le frasi o,
forse,era uno di quei giorni in cui
le ombre s'appoggiano ai muretti.
Che fosse stato un sabato
sera!?
Uno di quelli in cui i calici
si riempono di dubbi e
le fioriere dimenticate piangono dinanzi ai poeti.
Non ricordo quand'è che mi
nacque dentro,
non ricordo come poté
accadere di scivolare in una parola.
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