giovedì 16 gennaio 2014

non era ancora estate che già udivo sudare un amore


il tramonto ha steso i colori mentre m'ascoltava.
non era ancora estate che già udivo sudare un amore
e avvertivo scolare inutili risposte dalle grondaie nei giorni di pioggia.
qua e là qualche persona a ricordarmi di non esser sola;
qua e là qualche ricordo a farmi ritrovare gravida di dire.

poesia! ti ho letto così tante volte ad alta voce da farmi creder pazza
e mentre ti urlavo nel silenzio di queste vie tu m’inondavi fino
a far smarrire il pianto d’ogni cane randagio nel far giorno
e mentre Il respiro della tramontana entrava nella pelle
ogni brivido s'impiccava inebriato nell'attesa di un verso.

si resta sospesi sempre un po' quando ci s’accorge
che tutto è solamente finzione.  Il sole si rimette alla vita
(il cielo: il suo sudario). Ogni pena s’aggrappa allo scirocco
che calmo rientra a riportare il calore disperso delle grida
io m’accascio al tuo fianco sfinita di te che m’hai avuto senza pretendermi.

© federica sabbatini, 13 gennaio 2014

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