[…]
Spero che un giorno capirai e quel giorno io sarò lì poiché
non sono mai stata altrove.
Sono sempre stata nel tuo centro, anche quando sembrava che
lì ci fossi tu a spaventarmi la vita. Oggi, forse, ti distrai con la tristezza
e piango perché non vuoi capire che chiudere il dolore entro se stessi fa
impiccare ogni dolce visione.
Era novembre anche l’anno
scorso e magari nell’abbraccio c’era un po’ di rabbia in meno e forse già a metà
di quel mese pensavi che non era possibile andare oltre.
Era novembre anche un anno fa e faceva più freddo. Ricordo
bene che nella voce c’era ancora un po’ d’infanzia e nelle mani una carezza che
so ritornerà fra qualche novembre in più a lambire senza inerzia una scusa
vera.
Un giorno, magari sempre in un novembre, capirai! Ne sono
certa. E potrai trovarmi in ogni altrove e cancella ogni inutile rimpianto giacché
non abbiamo mai smesso di volerci bene. Sono solo gli anni che, bastardi,
scorrono veloci e non ci danno il tempo di comprendere il valore degli istanti.
[…]
Sembra il testo di una canzone, un po' rap, ha un ritmo da canzone... le battute a fine verso danno quell'impressione.
RispondiEliminafantastica
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